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 L' YIJING (I CHING O LIBRO DEI MUTAMENTI)

 

 

L' Yi Jing o I Ching (o Libro delle mutazioni ) è uno degli oracoli più antichi del mondo, e rappresenta l'essenza della filosofia cinese e l'opera più importante della metafisica orientale. La sua origine risalirebbe al guscio della tartaruga sacra su cui vennero scoperti gli otto trigrammi di base. Come autori sono stati indicati Fu Hsi, il re Wen, il Duca di Chou e Confucio. La scoperta degli otto trigrammi è attributi a Fu Hsi, il mitico primo imperatore della Cina, che visse secondo alcuni 4500, secondo altri 6000 anni fa. I Commenti risalgono invece probabilmente a Confucio. Entrambi i rami della filosofia cinese, il confucianesimo e il taoismo, hanno qui le loro radici comuni. Questo libro riuscì a sfuggire perfino al rogo di tutti i libri voluto da Ch'in Shih Huang Ti.

 

Yi significa “cambiamento” e Jing significa “testo classico”, cioè libro della letteratura cinese considerato particolarmente importante.

 

E' un libro divinatorio basato su un grandioso sistema di rappresentazione binaria dei modelli dell'universo. Le linee intere (Yang) e spezzate (Yin) indicano i principi fondamentali dell'esistenza. Sono simboli potenti, incaricati di rappresentare le due grandi forze elementari che costituiscono la vita e condizionano l'evoluzione di tutti i processi.

 

Ch'en (Cielo) rappresenta lo Yang puro (principio paterno, solare, attivo) mentre Kun (Terra) rappresenta lo Yin puro (principio materno, ricettivo, passivo). Gli altri sei trigrammi si compongono delle combinazioni di questi due opposti.

 

In ogni trigramma (partendo dal basso) la prima linea rappresenta laTerra (Yin), la seconda l'Uomo, la terza il Cielo (Yang).

 

A ogni trigramma corrispondono diversi elementi, stagioni, segni cardinali, membri della famiglia.

 

Dalla combinazione degli otto trigrammi fra loro (8x8=64) nascono i 64 esagrammi. Ogni esagramma è composto da due trigrammi, inferiore e superiore. Gli esagrammi vanno letti dal basso verso l'alto (dalla Terra al Cielo, dall'umano al divino, dagli effetti alle cause, dal presente al futuro). Quindi la sesta linea è “in uscita”.

 

C'è anche una gerarchia nelle linee: dal basso (l'ausiliario, il subordinato) su su fino al signore del segno (re, padre o padrone, in quinta posizione), preceduto dal ministro (o collaboratore, in quarta posizione). In sesta posizione c'è il saggio (al di fuori della mischia). Naturalmente, nulla è stabile ma è pronto ad evolversi: tutto cambia. Per questo le linee sono momenti evolutivi più che situazioni statiche.

 

Vi sono inoltre livelli di lettura più complessi che implicano l'interpretazione delle linee mobili e l'esagramma intrinseco, per i quali si rimanda ai testi sotto citati.

 

Il concetto che sta dietro a tutto questo è il cambiamento, il fatto che nulla sia stabile, che tutto – sia nell'Uomo sia nella natura – cambi e si trasformi: dalla materia all'energia, dalla salute alla malattia, fino agli stati d'animo. Nell'universo tutto muta in continuazione e questo significa che dobbiamo abbandonare la nostra nozione lineare del tempo e ripensare la realtà come un ciclo costante di rigenerazione e degenerazione, luce e buio, yang e yin.

 

Per questo motivo l' Yi Jing è ancor oggi praticato e valido in qualunque contesto. Anzi, si è visto che l'antica mentalità cinese opera in modo analogo a quella del fisico moderno (sincronicità vs causalità, concetto di spazio-tempo).

 

Nella pratica medica, può essere usato anche come metodo diagnostico e di prevenzione.

 

La consultazione si fa attraverso più lanci di tre monete o con altri sistemi (bastoncini, dadi, carte). Oggi ci sono anche programmi dedicati in rete. Ci sono anche disponibili molti manuali per fare da soli, ma attenzione: l' Yi Jing è come una persona sacra a cui va portato rispetto e deferenza, e inoltre non ci si può improvvisare esperti di un'arte così antica. La complessità non sta nel lancio delle monete, ma nell'interpretazione dei segni e nella paziente comparazione e interazione dei vari testi di consultazione. Deferenza, intuizione, studio ed esperienza sono le qualità che occorrono, meglio se unite al dono naturale della divinazione. E dobbiamo ricordare che l'oracolo ci fornisce un'immagine della situazione, ma non si sostituisce al nostro lavoro di analisi e di introspezione.

 

A volte già il nome dell'esagramma fornisce una risposta alla nostra domanda. A volte proviamo confusione e occorre leggere e rileggere i testi, “far rotolare le parole nel nostro cuore”. E' sempre proficuo lasciarci toccare dalle immagini dell'oracolo come fossero immagini di un sogno o di una poesia. E non dimentichiamo che la lingua d'origine è basata su ideogrammi (dunque verbi e aggettivi, nomi e avverbi risultano categorie inadeguate) e il linguaggio è ricchissimo di immagini e di associazioni.

 

 

 

Qualche testo di consultazione:

 

Bergamino, Donatella, I Ching con le carte , Gulliver, Sant'Arcangelo (RN) 1998.

 

Ducourant, Bernard, ABC du Yi-King (1987 Paris ), trad. Il manuale dell'I-Ching , Hobby & Work, Milano 1998.

 

Meldi, Diego (a cura di), I Ching. Il libro delle mutazioni (1999), n.e. Libritalia, La Spezia 2002.

 

Ritsema, Rudolf e Shantena Augusto Sabbadini (a cura di), I Ching. Il libro della versatilità (trad. dal cinese dai curatori nell'ambito del progetto Eranos, Svizzera), Red Edizioni, Como 1996.

 

Shima, Miki, The Medical I Ching (1992 Boulder , CO, USA ), trad. L'I Ching della medicina (1994), n.e. Edizioni Il Punto d'Incontro, Vicenza 2001.

 

Wilhelm, Richard (a cura di), con una prefazione di C. G. Jung, I Ging. Das Buch der Wandlungen (1923), trad. I Ching. Il libro dei mutamenti , Adelphi, Milano 1991.

 

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