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La sicurezza dentro e fuori casa

 

 

 

 

Una buona valutazione della casa non può assolutamente prescindere dall'ambito della sicurezza (elettricità, gas, combustibili, scale, prodotti tossici, ecc.). Non deve essere infatti un'utopia credere che lo spazio domestico possa essere innanzitutto un luogo sicuro in cui rifugiarsi, far riposare il corpo e la mente, ritrovare gli affetti, i ricordi, gli oggetti e da cui tenere lontani i problemi del quotidiano, anche se è purtroppo una realtà il fatto che esso allo stesso tempo possa diventare da un momento all'altro un ambiente a rischio, pieno di pericoli e di situazioni allarmanti.

  E' opportuno ricordare che i rischi che si corrono tra le mura domestiche rappresentano una quota rilevante nel panorama degli eventi infortunistici. Non possiamo ignorare le gravi conseguenze di ciò sia sul piano sanitario sia sul piano economico: nel nostro Paese gli incidenti in ambiente domestico determinano quasi 4 milioni di incidenti ogni anno, di cui circa 7.000 producono un evento mortale.

  Spesso gli infortuni domestici accadono per disattenzione, o perché si sottovaluta il problema, o perché non si seguono le più elementari norme dettate dal buon senso. Il nostro fine non è spaventare o creare dubbi sulla sicurezza domestica, ma al contrario sensibilizzare al problema richiamando l'attenzione, senza falsi allarmismi, su situazioni di effettivo pericolo e di rischio che talvolta vengono sottostimate per consuetudine e familiarità.

  Un'analisi seria dei rischi dell'ambiente domestico suggerirà le contromisure più adatte per vivere nella propria casa con sicurezza e tranquillità. Per fare un esempio, il rischio di caduta causa il 48% degli infortuni e si potrà cercare di evitarla adottando provvedimenti che impediscano di scivolare, di inciampare o di cadere dall'alto. Analogamente, si dovranno prendere contromisure per evitare intossicazioni o avvelenamenti causati da prodotti tossico/nocivi, ustioni, folgorazione e incendio. Pericoli di quest'ultimo genere non sempre sono determinati da comportamenti scorretti o cattive abitudini, anzi spesso sono latenti e sconosciuti agli stessi abitanti della casa in quanto derivanti da impianti tecnologici difettosi o installati in modo impreciso e superficiale.

  Occorrerà, ancora, prendere coscienza dei requisiti strutturali e tecnologici obbligatori per le abitazioni. Si è qui utilizzato il temine “obbligatori” non a caso: la sicurezza domestica è infatti fondata solo in parte sull'aspetto comportamentale, poiché deve essere anche garantita dal rispetto di leggi e di norme di buona tecnica utilizzate per la realizzazione e l'installazione di impianti o per l'esecuzione di lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria. Corretti requisiti strutturali non solo evitano pericoli di crolli, di incendi e di caduta di materiali, ma contribuiscono a evitare cadute dall'alto dovute a possibili cedimenti di ringhiere o cadute per inciampo. Analogamente, nell'abitazione sono determinanti, ai fini della sicurezza, la progettazione e la corretta installazione degli impianti tecnologici, i quali, se male installati o se privi della manutenzione necessaria, possono rivelarsi una fonte continua di pericolo al punto da risultare più pericolosi che utili.

  Sarebbe inoltre importante che le persone avessero un'educazione sulle corrette modalità di allertamento della centrale operativa del 118 e del 115, poiché in caso di trauma o di incidente (118) o di incendio (115) spesso è importante conoscere le modalità di approccio agli stessi.

  Ci sembra infine che in un'epoca tanto sensibile al dialogo fra i saperi l'unica strada per proporre un serio intervento sulla casa sia quella di incrociare le diverse competenze – fra sociologi, biologi, tecnici, architetti, ecologi, naturopati, ecc. – e di prendere in considerazione sia una serie di ambiti primari quali la sostenibilità, il rischio idrogeologico, la sicurezza, la sismologia, sia una serie di ambiti secondari ma non trascurabili che comprendano tutte le pratiche più disparate connesse alla casa – home banking , house wellness , green clearing , raccolta differenziata, valutazione energetica. In questo quadro, lo space clearing e il clutter clearing , che meritano un discorso a parte, sono a nostro parere imprescindibili ai fini di garantire la sicurezza e il benessere di un'abitazione.

  Riassumendo, i passi che proponiamo per raggiungere una buona consapevolezza relativamente alla messa in sicurezza di un'abitazione sono i seguenti.  In primo luogo, è utile avere consapevolezza del problema; in particolare, conoscere da un punto di vista statistico i fattori determinanti dell'evento infortunistico domestico, i soggetti maggiormente a rischio e l'andamento degli stessi incidenti domestici sul territorio nazionale.

  In secondo luogo, può essere utile prendere in esame le cause e le modalità degli incidenti domestici nei diversi periodi della vita. Dai primi passi, quando il bambino è animato dal desiderio di scoprire ciò che lo circonda e di esplorare gli spazi dell'abitazione, all'età adulta e, infine, alla terza età, il mondo degli oggetti domestici si interfaccia con i principali rischi in cui ci si può imbattere nel corso del tempo. Vale la pena di analizzare i singoli aspetti comportamentali e le problematiche psicofisiche derivanti dai cambiamenti e dalle eventuali patologie che intervengono con il passare degli anni.

  Una volta superate queste prime due fasi, sarà opportuno – fase 3 – addentrarsi nell'analisi dei rischi dell'ambiente domestico in modo da individuare le contromisure più adatte per vivere nella propria casa con sicurezza e tranquillità. Molti casi per esempio riguardano il rischio di caduta: sarà relativamente facile reperire (esiste un'ampia letteratura e sitografia) indicazioni su come evitarla adottando provvedimenti che ci impediscano di scivolare, di inciampare o di cadere dall'alto. Il rischio di caduta dall'alto, evento che solitamente è determinato da comportamenti errati contestualmente all'uso di attrezzature inidonee, dovrà essere preso in esame insieme a pericoli analoghi quali il rischio proveniente da bordi e spigoli del mobilio, da ferite provocate da oggetti taglienti, da intossicazione o avvelenamento causati da prodotti tossico/nocivi, da ustione, fino al rischio di folgorazione e incendio.

  Pericoli di quest'ultimo genere non sempre sono determinati da comportamenti scorretti o cattive abitudini, anzi spesso sono latenti e sconosciuti agli stessi abitanti della casa in quanto derivanti da impianti tecnologici difettosi o installati in modo impreciso e superficiale. Giunti a questo punto, si dovrà necessariamente procedere al quarto step ovvero rendersi conto dei requisiti strutturali e tecnologici obbligatori per le abitazioni. Si è qui utilizzato il temine “obbligatori” non a caso: mentre finora abbiamo parlato di sicurezza domestica relativamente all'aspetto comportamentale, si tratterà ora di studiare le leggi e le norme di buona tecnica utilizzate per la realizzazione e l'installazione di impianti o per l'esecuzione di lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria. Analogamente, nell'abitazione sono determinanti, ai fini della sicurezza, la progettazione e la corretta installazione degli impianti tecnologici, i quali, se male installati o se privi della manutenzione necessaria, possono rivelarsi una fonte continua di pericolo al punto da risultare più pericolosi che utili.

    Infine – fase 5 – sarà di primaria importanza sapere come reperire le informazioni sulle corrette modalità di allertamento della centrale operativa dei citati 118 e 115 e anche come affrontare, in caso di necessità, l'emergenza, senza mai dimenticare la prima regola – “non nuocere” – e imparando a intervenire nel modo più appropriato.

Una volta percorse tutte queste fasi, potremo dire di possedere una “cultura della sicurezza” informata e responsabile. Questo non significa che saremo in grado di gestire sempre e in ogni caso la quotidianità e le emergenze legate al sistema persona - ambiente domestico , ma che avremo se non altro acquisito una discreta consapevolezza dei problemi … e questo, spesso, significa essere più vicini alle soluzioni.

 

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