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Due parole su “Ear to the Earth worldwide network for environmental sound art”
“Ear to the Earth” – letteralmente: Orecchio a(lla) Terra – è un movimento nato negli ultimi anni a New York con l'obiettivo di creare una comunità mondiale di musicisti, sound artists , scienziati e ambientalisti che lavorino insieme per scambiarsi pensieri, immagini, informazioni ed esperienze, organizzare conferenze e promuovere attività sull'ambiente. L'espressione si ricollega all'antica consuetudine da parte dei nativi americani di appoggiare un orecchio a terra per “sentire” l'eventuale rumore di zoccoli di nemici in arrivo. L'idea di base di questo movimento transnazionale e multidisciplinare è che il suono possa connetterci all'ambiente a livello vibrazionale e in modo profondo, così da contribuire alla formazione di una consapevolezza collettiva della necessità di un cambiamento globale per migliorare la vita nostra e dei nostri figli. Possiamo agire, dunque, oltre che con il ragionamento e l'impegno sociale, anche aprendoci a una sensibilità di tipo emotivo e sottile : dal rumore degli aghi di pino al fruscio delle foglie, dal fluire dell'acqua ai rumori della città, i suoni possono farci ritrovare non solo un rapporto intuitivo con la natura e con la nostra interiorità (come già accade nella musica ambient e new age ), ma restituirci la capacità di prestare attenzione all'ambiente in tutti i suoi luoghi. Comprendere i cambiamenti in atto nell'attuale “soundscape” (panorama acustico) mondiale può essere illuminante, così come parlare di “ecologia acustica” (una disciplina creata da R. Murray Schafer), collegare il “ritmo” all'ambiente, oppure affrontare la biodiversità attraverso il linguaggio degli insetti o delle rane… (a.c.)
Per informazioni, o per iscriversi: www.earthtotheearth.org
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