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Congresso Radiestesia & Radionica

“ Sinergie per il benessere dell'uomo ”

                                                                      Rimini 2-3 ottobre 2010

 

Il Congresso è stato una piacevole occasione di incontro e scambio di energie fra ricercatori e professionisti che operano non solo nel campo della radiestesia e della radionica ma anche in ambito medico, biologico, chimico, fisico, climatologico, architettonico e naturopatico. Il fengshui è stato toccato solo in modo marginale (un unico relatore ne parlava in modo specifico: Roberto Mariotti, “Radiestesia, sensibilità e Feng Shui”), ma diversi interventi hanno di fatto affrontato argomenti affini o direttamente correlati, quali la domoterapia, la riarmonizzazione dei luoghi, l'archeometria e la geobiologia.

  L'iniziativa è stata un successo (encomiabile l'idea di distribuire a tutti una dispensa contenente i cv dei relatori e un compendio dei singoli interventi, e ottimi anche i buffet e la scelta della sede – a pochi metri dal lungomare di Rimini): un merito che va all'organizzazione, oltre che alla professionalità dei relatori e alla presenza di un pubblico preparato e interessato. A monte di questo successo, che auspichiamo porti gli organizzatori a ripetere l'esperienza e a farne un appuntamento annuale, c'è stata indubbiamente la volontà di unire le forze anziché cedere a tentazioni separatiste. L'evento è infatti stato possibile grazie alla sinergia fra tre diverse associazioni: la “Società Radionica Italiana” di Roma ( www.radionica.it ), la “Associazione Italiana Radiestesisti” di Milano ( www.air-radiestesia.it ) e l'Associazione Culturale di Studi Radiestesici di Ravenna “Mosaico” ( www.radiestesiamosaico.it ). Il clima è stato fin da subito di collaborazione e rispetto reciproco ed è esattamente quanto noi da tempo auspichiamo possa avvenire prima o poi anche nel settore del fengshui , evidentemente più competitivo.

  A voler trovare dei difetti, giusto a scopo propositivo per la prossima occasione, ci limiteremo a due piccole osservazioni. In primo luogo, l'intervento di Rossella Ferrero (annunciato come “Le energie vitali nell'universo” nel pieghevole, modificato in “Suono e risonanza” nella dispensa) è risultato un po' vago e generico, forse troppo “new age” e troppo poco scientifico. Sarebbe stato per il pubblico molto più interessante – viste le svariate competenze della relatrice – ascoltare una relazione focalizzata su un solo aspetto delle sue ricerche, per esempio sulle campane tibetane, che lei suona e conosce bene, magari anche con l'ausilio di un ppt o di registrazioni. E' un argomento originale, affascinante, e speriamo che la Ferrero accolga la nostra richiesta per il prossimo congresso.

  In secondo luogo, non sempre le fonti delle ricerche sono state puntualmente citate o accreditate. Per esempio, quando Gigi Capriolo dice che le gambe con cui camminiamo sono due antenne che ci collegano alla Terra mentre la testa ci collega al Cielo, dimentica di aggiungere che questa visione è alla base del Qi Gong; analogamente, Aristide Viero omette di riportare, accanto ai suoi, alcuni titoli fondamentali nella bibliografia che troviamo in fondo al suo intervento. Sono forse trascurabili dimenticanze, ma è importante distinguere tra ciò che inventiamo noi e ciò che ci arriva da chi ci ha preceduto…. Lo stesso Viero, uno degli elementi propulsori dell'evento, ha teorizzato questa “omissione” nella seconda giornata, quando ha dichiarato testualmente che “Il segreto della creatività sta nel tenere nascoste le fonti”. Sì, certo, Viero ha perfettamente ragione. Ma ha ragione se parla da alchimista, non se parla da ricercatore. Queste due anime (l'alchimia e la ricerca), nel congresso, si sono talvolta sovrapposte – e va bene – ma non devono confondersi: chi fa ricerca sa bene che non può e non deve mai tralasciare di citare le fonti, pena il decadimento del valore scientifico della sua stessa ricerca.

  Detto questo, aspettiamo con interesse e curiosità di conoscere i nuovi progetti delle tre Associazioni, con l'augurio di ritrovarci l'anno prossimo, e molti altri ancora, ad ascoltarci e a imparare gli uni dagli altri con la stessa passione e la stessa alta qualità degli interventi.

(a.c. & m.m.)

 

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